E’ l’Ottocento l’epoca d’oro dei burattinai bergamaschi che, sulla ribalta delle loro baracche, accanto alle famose Maschere della Commedia dell’Arte (Arlecchino, Brighella, Pantalone, Tartaglia, ecc.), danno vita e voce ad un nuovo personaggio: si tratta di Gioppino, espressione del popolano bergamasco, semplice e schietto, gioviale ed arguto, sempre pronto a riportar giustizia, anche con il suo bastone.
Gioppino Zuccalunga, riconoscibile per i suoi inconfondibili tre gozzi, provocati da una malattia endemica delle valli bergamasche, diventa immediatamente il beniamino del pubblico ed il protagonista in tutte le recite dei burattinai lombardi.